Domenica notte qualcuno pubblicò sul gruppo Support for MJ questo articolo. Iniziai a tradurlo ma poi crollai. Ora l'ho terminato e ve lo propongo.
Si tratta di un articolo apparso nel 2011 sul sito web dedicato a MJ n 1 in Romania e su un tabloid e racconta, 15 anni dopo, la seconda visita di Michael a Bucarest nel 1996.
Buona lettura!
Sotto la pioggia d'autunno , centinaia di fan entusiasti si installarono dalle prime ore del mattino di fronte all'aeroporto di Bucarest Baneasa per salutare come si deve Michael Jackson .
Era la seconda volta che la megastar sbarcava a Bucarest, ma la gioia e l'entusiasmo di centinaia di fan superò in intensità qualsiasi evento verificatosi nel piccolo aeroporto Baneasa.
Né il freddo né la pioggia fredda, che raggiungevano le ossa erano un ostacolo per i fan chiassosi raccolti nel viale principale di fronte all'aeroporto.
Sebbene atteso il giorno prima (12 settembre) l'arrivo di Michael Jackson a Bucarest fu un'esplosione di eccitazione.
Inizialmente dissero che sarebbe arrivato il 12 settembre 1996 direttamente da Budapest dove aveva dato inizio al secondo tour,l'HIStory World Tour,nel 1996, ma l'arrivo del Re del Pop fu rinviato di una giornata.
Sotto un mite sole d'autunno , poche centinaia di fans provenienti da tutto il paese affollarono il 12 settembre il viale principale dell'aeroporto Baneasa, sperando di avere la fortuna di vedere il loro idolo anche per un momento.
Ma la gioia fu di breve durata. Dopo diverse ore passate davanti all'aeroporto ricevettero la notizia che Michael Jackson non sarebbe arrivato più quel giorno a Bucarest, e l'arrivo era rinviato al giorno successivo, 13 settembre.
Cosa poco importante per i fan, che dopo una notte insonne passata, a seconda dei casi,da parenti, amici o per le strade di Bucarest, si installarono all'alba del 13 settembre, in numero ancora maggiore di fronte all'aeroporto di Baneasa.
"Venerdì 13 ... cosa c'è di più "adatto" per un giorno così!" direbbe chiunque, ma non era affatto vero nel cuore implacabile dei fans riuniti presso l'aeroporto.
Anche se pioveva abbastanza forte, e le temperature erano basse, oltre 1.500 fan si riunirono per vivere ogni attimo, assaporare ogni momento e ogni soffio di vento con un gusto per la vita degna di eroi mitologici.
Gli occhi verso il cielo plumbeo sperando di intravedere il grande uccello d'acciaio che avrebbe portato i sogni di felicità,o anche la forma di un punto
Dopo qualche modesto aereo che atterrò presso l'aeroporto,apparve il mostruoso aereo con lettere KINGDOM di quattro metri di altezza.
I Fans trattennero il respiro, per un momento, poi scoppiarono in urla e applausi.
Alle 12.36 la pioggia si fermò, di punto in bianco. Il velivolo si fermò proprio vicino al cancello di uscita dove erano infilati i fan dietro recinti tenuti sotto controllo da decine di poliziotti.
Dall'aereo uscirono, uno dopo l'altro, tutti quelli del personale del cantante. Dopo più di un quarto d'ora di emozioni, Michael fece la sua apparizione. Ultimo.
La tensione dei fan raggiunse quote mai raggiunte prima.
Scesa dal velivolo, la megastar ricevette un mazzo di garofani da una ragazza e invece di salire in macchina, preferì percorrere a piedi la strada di fronte al modesto aeroporto Baneasa lastricata di fan urlanti, a 3 metri di distanza da loro.
Indossava un cappotto grigio stile militare, occhiali scuri e il consueto cappello. Sempre sorridente e felice di tornare a Bucarest, la città in cui fece storia soli quattro anni prima.
Vale la pena ricordare che alla vista di un poster con il logo del Fan Club di Michael Jackson a Bucarest, Michael chiese ad una guardia del corpo di portarlo dai fan, ringraziando per questo tipo di lealtà e amore incondizionato che gli mostravano.
Percorse tutto il viale fino all'uscita, per poi accorgersi che la macchina non era parcheggiata lì, ma proprio accanto all'aereo. Così ritornò indietro, per la gioia dei fans. Una volta entrato in macchina, Michael apr il tìetto della macchina ed uscì per salutare nuovamente i suoi fans.
Alle ore 13.30 l'impressionante corteo si fermò in Piazza dell'Università a Bucarest.
Con un gesto estremamente bello, Michael Jackson volle portare un piccolo omaggio agli eroi rumeni che persero la vita nella Rivoluzione del 1989.
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Michael si inginocchiò per qualche minuto davanti al crocifisso, dicendo una preghiera per quelli che avevano offerto la propria vita in cambio di un futuro migliore per i loro figli e fratelli.
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Fuori dall' Hotel c'era un'isteria inebriante. Solo pochi fortunati riuscirono ad entrare nella hall del Sofitel per essere più vicino al loro idolo.
Dopo una breve sessione di autografi, Michael scomparve nell' ascensore dell'hotel salendo alla suite presidenziale.
Circa alle 14.45 , una parata di automobili del Re del Pop iniziò una fuga precipitosa a Dorobanti - Bucarest, dove visitò due orfanotrofi.
In perfetto inglese, Michael fu invitato da una ragazza carina e da Eugenia Apostol (direttrice del secondo orfanotrofio), a fare un breve giro dell'istituto. Circondato da bambini orfani che gridavano il suo nome, Michael entrò per qualche minuto nell'edificio, sparendo dietro i cancelli chiusi bruscamente dalle guardie del corpo. Durante tutto il periodo trascorso in orfanotrofio, i media non ebbero accesso.
La tappa successiva fu la Casa dei bambini S. Caterina, orfanotrofio visitato per la seconda volta da Michael, la prima volta nel 1992, quando, approfittando dell'occasione, vi aveva inaugurato un nuovo parco giochi per i bambini orfani.
S. Caterina ospitava allora bambini abbandonati di età tra 0 e 3 anni, bambini i cui genitori avevano scelto la via più vile per alleggerire le proprie vite.
Arrivato a S.Caterina, il re del pop non fu abbandonato dai piccoli fan accaniti.
Se quattro anni prima Michael era stato accolto nel cortile del S. Caterina dal Presidente della Romania, questa volta nessun funzionario ebbe il coraggio di accoglierlo come sarebbe stato opportuno.
Proprio come quattro anni prima, Michael volle passare alcuni minuti con i bambini,unirsi a loro. Seduto per terra, con la schiena appoggiata al muro,giocò per qualche minuto con i bambini del S. Caterina, condividendo con loro caramelle, giocattoli e momenti di purezza.
La donazione di 35 milioni di Lei (nda: il Leu è la moneta rumena. Attualmente il cambio con il dollaro è circa di 1$= 3,24 L, non sò quale fosse 18 anni fa) fatta da Michael all'orfanotrofio fu segnata dalla firma di un assegno simbolico collettivo.
Non è l'unico dono che Michael Jackson ha fatto orfanotrofio Santa Caterina a Bucarest. Tranne una serie di donazioni effettuate durante la sua prima visita nel 1992, Michael Jackson ha sostenuto finanziariamente l'istituto ancora tre anni (fino al 1999) - secondo Vali Stoian, produttore esecutivo del concerto.
Anche se tenuto dietro le recinzioni, alcuni fan, grazie a "celle" o alla capacità di penetrare cordoni di sicurezza del Santa Caterina, ebbero la possibilità di toccare l'uomo che per un giorno diventò re di Bucarest.
Anche se estremamente piena,la giornata ancora non sarebbe finita. Di gran lunga la visita più importante della giornata doveva essere fatta al Palazzo del Parlamento.
Intorno alle 19.00, oltre 6000 fan avevano preso d'assalto il Palazzo del Parlamento nel desiderio di essere più vicino e di vedere Michael Jackson.
L'attesa del corteo provocò una grande ondata di simpatia da appassionati e curiosi venuti in Parlamento per vedere Michael.
Arrivati, Michael scese dalla vettura e volle salutare i 6.000 fan, proseguendo a piedi e salutando per più di quattro minuti.
Il viaggio attraverso la Parliament House iniziò con la visita del Centro Stampa Internazionale e Sala Conferenze seguita dal Parlamento rumeno, dove, per pochi minuti, guardò l'intera stanza dalla tribuna.
Per la prima e ultima volta nella storia dell'imponente Palazzo del Parlamento,si tenne un discorso dal balcone della camera Alexandru Ioan Cuza .
Invitato a salutare i fan dal balcone, su cui era issata un enorme striscione con la scritta in rosso: "Michael we love you", la megastar rivolse alcune parole a tutti i fan riuniti nel cortile del Parlamento.
Tornato nella grande sala Alexandru Ioan Cuza, Jackson guardò una breve performance fornita da due gruppi di bambini: Meloritm e il gruppo di musica popolare Romanasu.
Michael Jackson tenne un breve discorso per ringraziare per il modo professionale in cui si erano esibiti.
"Sono rimasto molto colpito dall'esibizione di questi piccoli artisti.
Questo spettacolo è stato uno degli spettacoli più straordinari che ho mai visto in vita mia. E non basta dirlo, lo penso davvero nel mio cuore.
Aveva un altissimo livello dal punto di vista artistico e quello che vorrei è che tutti i leader mondiali fossero qui e vedessero questo perché penso che ci penserebbero due volte quando, così facilmente, inviamo i fratelli su campi di battaglia. Sono il nostro futuro, tutti i bambini ... e vi amo molto!
E ... ancora una volta voglio dire vi ringrazio molto, e dal profondo del mio cuore, sinceramente e ... amo ognuno di voi! Grazie mille! "
All' uscita dal Palazzo del Parlamento ci fu un bagno di folla per Michael,manifestazioni dei fan del loro amore, premiate con la canzone "Heal The World".
Una lunga giornata era sul punto di concludersi, una giornata piena in cui la città di Bucarest fu assediata dai fans di Michael Jackson, per un giorno Michael Jackson non fu soltanto il Re del Pop, ma anche il Re di Bucarest.
FONTE: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
TRADUZIONE: mija.jami per Forevermichael
Si tratta di un articolo apparso nel 2011 sul sito web dedicato a MJ n 1 in Romania e su un tabloid e racconta, 15 anni dopo, la seconda visita di Michael a Bucarest nel 1996.
Buona lettura!
"Domani ricorre il 15 ° anniversario del secondo e ultimo concerto che Michael Jackson tenne a Bucarest. La megastar trascorse tre giorni a Bucarest, durante i quali fece felici decine di migliaia di fan. Tabloid dell'Agenzia e mjpassion.ro, il sito web numero 1 in Romania dedicato alla Megastar, pubblica il 13-15 settembre un articolo che racconta gli eventi accaduti 15 anni fa, quando Michael Jackson respirava la nostra stessa aria
Sotto la pioggia d'autunno , centinaia di fan entusiasti si installarono dalle prime ore del mattino di fronte all'aeroporto di Bucarest Baneasa per salutare come si deve Michael Jackson .
Era la seconda volta che la megastar sbarcava a Bucarest, ma la gioia e l'entusiasmo di centinaia di fan superò in intensità qualsiasi evento verificatosi nel piccolo aeroporto Baneasa.
Né il freddo né la pioggia fredda, che raggiungevano le ossa erano un ostacolo per i fan chiassosi raccolti nel viale principale di fronte all'aeroporto.
Sebbene atteso il giorno prima (12 settembre) l'arrivo di Michael Jackson a Bucarest fu un'esplosione di eccitazione.
Inizialmente dissero che sarebbe arrivato il 12 settembre 1996 direttamente da Budapest dove aveva dato inizio al secondo tour,l'HIStory World Tour,nel 1996, ma l'arrivo del Re del Pop fu rinviato di una giornata.
Sotto un mite sole d'autunno , poche centinaia di fans provenienti da tutto il paese affollarono il 12 settembre il viale principale dell'aeroporto Baneasa, sperando di avere la fortuna di vedere il loro idolo anche per un momento.
Ma la gioia fu di breve durata. Dopo diverse ore passate davanti all'aeroporto ricevettero la notizia che Michael Jackson non sarebbe arrivato più quel giorno a Bucarest, e l'arrivo era rinviato al giorno successivo, 13 settembre.
Cosa poco importante per i fan, che dopo una notte insonne passata, a seconda dei casi,da parenti, amici o per le strade di Bucarest, si installarono all'alba del 13 settembre, in numero ancora maggiore di fronte all'aeroporto di Baneasa.
"Venerdì 13 ... cosa c'è di più "adatto" per un giorno così!" direbbe chiunque, ma non era affatto vero nel cuore implacabile dei fans riuniti presso l'aeroporto.
Anche se pioveva abbastanza forte, e le temperature erano basse, oltre 1.500 fan si riunirono per vivere ogni attimo, assaporare ogni momento e ogni soffio di vento con un gusto per la vita degna di eroi mitologici.
Gli occhi verso il cielo plumbeo sperando di intravedere il grande uccello d'acciaio che avrebbe portato i sogni di felicità,o anche la forma di un punto
Dopo qualche modesto aereo che atterrò presso l'aeroporto,apparve il mostruoso aereo con lettere KINGDOM di quattro metri di altezza.
I Fans trattennero il respiro, per un momento, poi scoppiarono in urla e applausi.
Alle 12.36 la pioggia si fermò, di punto in bianco. Il velivolo si fermò proprio vicino al cancello di uscita dove erano infilati i fan dietro recinti tenuti sotto controllo da decine di poliziotti.
Dall'aereo uscirono, uno dopo l'altro, tutti quelli del personale del cantante. Dopo più di un quarto d'ora di emozioni, Michael fece la sua apparizione. Ultimo.
La tensione dei fan raggiunse quote mai raggiunte prima.
Scesa dal velivolo, la megastar ricevette un mazzo di garofani da una ragazza e invece di salire in macchina, preferì percorrere a piedi la strada di fronte al modesto aeroporto Baneasa lastricata di fan urlanti, a 3 metri di distanza da loro.
Indossava un cappotto grigio stile militare, occhiali scuri e il consueto cappello. Sempre sorridente e felice di tornare a Bucarest, la città in cui fece storia soli quattro anni prima.
Vale la pena ricordare che alla vista di un poster con il logo del Fan Club di Michael Jackson a Bucarest, Michael chiese ad una guardia del corpo di portarlo dai fan, ringraziando per questo tipo di lealtà e amore incondizionato che gli mostravano.
Percorse tutto il viale fino all'uscita, per poi accorgersi che la macchina non era parcheggiata lì, ma proprio accanto all'aereo. Così ritornò indietro, per la gioia dei fans. Una volta entrato in macchina, Michael apr il tìetto della macchina ed uscì per salutare nuovamente i suoi fans.
Alle ore 13.30 l'impressionante corteo si fermò in Piazza dell'Università a Bucarest.
Con un gesto estremamente bello, Michael Jackson volle portare un piccolo omaggio agli eroi rumeni che persero la vita nella Rivoluzione del 1989.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Michael si inginocchiò per qualche minuto davanti al crocifisso, dicendo una preghiera per quelli che avevano offerto la propria vita in cambio di un futuro migliore per i loro figli e fratelli.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Fuori dall' Hotel c'era un'isteria inebriante. Solo pochi fortunati riuscirono ad entrare nella hall del Sofitel per essere più vicino al loro idolo.
Dopo una breve sessione di autografi, Michael scomparve nell' ascensore dell'hotel salendo alla suite presidenziale.
Circa alle 14.45 , una parata di automobili del Re del Pop iniziò una fuga precipitosa a Dorobanti - Bucarest, dove visitò due orfanotrofi.
In perfetto inglese, Michael fu invitato da una ragazza carina e da Eugenia Apostol (direttrice del secondo orfanotrofio), a fare un breve giro dell'istituto. Circondato da bambini orfani che gridavano il suo nome, Michael entrò per qualche minuto nell'edificio, sparendo dietro i cancelli chiusi bruscamente dalle guardie del corpo. Durante tutto il periodo trascorso in orfanotrofio, i media non ebbero accesso.
La tappa successiva fu la Casa dei bambini S. Caterina, orfanotrofio visitato per la seconda volta da Michael, la prima volta nel 1992, quando, approfittando dell'occasione, vi aveva inaugurato un nuovo parco giochi per i bambini orfani.
S. Caterina ospitava allora bambini abbandonati di età tra 0 e 3 anni, bambini i cui genitori avevano scelto la via più vile per alleggerire le proprie vite.
Arrivato a S.Caterina, il re del pop non fu abbandonato dai piccoli fan accaniti.
Se quattro anni prima Michael era stato accolto nel cortile del S. Caterina dal Presidente della Romania, questa volta nessun funzionario ebbe il coraggio di accoglierlo come sarebbe stato opportuno.
Proprio come quattro anni prima, Michael volle passare alcuni minuti con i bambini,unirsi a loro. Seduto per terra, con la schiena appoggiata al muro,giocò per qualche minuto con i bambini del S. Caterina, condividendo con loro caramelle, giocattoli e momenti di purezza.
La donazione di 35 milioni di Lei (nda: il Leu è la moneta rumena. Attualmente il cambio con il dollaro è circa di 1$= 3,24 L, non sò quale fosse 18 anni fa) fatta da Michael all'orfanotrofio fu segnata dalla firma di un assegno simbolico collettivo.
Non è l'unico dono che Michael Jackson ha fatto orfanotrofio Santa Caterina a Bucarest. Tranne una serie di donazioni effettuate durante la sua prima visita nel 1992, Michael Jackson ha sostenuto finanziariamente l'istituto ancora tre anni (fino al 1999) - secondo Vali Stoian, produttore esecutivo del concerto.
Anche se tenuto dietro le recinzioni, alcuni fan, grazie a "celle" o alla capacità di penetrare cordoni di sicurezza del Santa Caterina, ebbero la possibilità di toccare l'uomo che per un giorno diventò re di Bucarest.
Anche se estremamente piena,la giornata ancora non sarebbe finita. Di gran lunga la visita più importante della giornata doveva essere fatta al Palazzo del Parlamento.
Intorno alle 19.00, oltre 6000 fan avevano preso d'assalto il Palazzo del Parlamento nel desiderio di essere più vicino e di vedere Michael Jackson.
L'attesa del corteo provocò una grande ondata di simpatia da appassionati e curiosi venuti in Parlamento per vedere Michael.
Arrivati, Michael scese dalla vettura e volle salutare i 6.000 fan, proseguendo a piedi e salutando per più di quattro minuti.
Il viaggio attraverso la Parliament House iniziò con la visita del Centro Stampa Internazionale e Sala Conferenze seguita dal Parlamento rumeno, dove, per pochi minuti, guardò l'intera stanza dalla tribuna.
Per la prima e ultima volta nella storia dell'imponente Palazzo del Parlamento,si tenne un discorso dal balcone della camera Alexandru Ioan Cuza .
Invitato a salutare i fan dal balcone, su cui era issata un enorme striscione con la scritta in rosso: "Michael we love you", la megastar rivolse alcune parole a tutti i fan riuniti nel cortile del Parlamento.
Tornato nella grande sala Alexandru Ioan Cuza, Jackson guardò una breve performance fornita da due gruppi di bambini: Meloritm e il gruppo di musica popolare Romanasu.
Michael Jackson tenne un breve discorso per ringraziare per il modo professionale in cui si erano esibiti.
"Sono rimasto molto colpito dall'esibizione di questi piccoli artisti.
Questo spettacolo è stato uno degli spettacoli più straordinari che ho mai visto in vita mia. E non basta dirlo, lo penso davvero nel mio cuore.
Aveva un altissimo livello dal punto di vista artistico e quello che vorrei è che tutti i leader mondiali fossero qui e vedessero questo perché penso che ci penserebbero due volte quando, così facilmente, inviamo i fratelli su campi di battaglia. Sono il nostro futuro, tutti i bambini ... e vi amo molto!
E ... ancora una volta voglio dire vi ringrazio molto, e dal profondo del mio cuore, sinceramente e ... amo ognuno di voi! Grazie mille! "
All' uscita dal Palazzo del Parlamento ci fu un bagno di folla per Michael,manifestazioni dei fan del loro amore, premiate con la canzone "Heal The World".
Una lunga giornata era sul punto di concludersi, una giornata piena in cui la città di Bucarest fu assediata dai fans di Michael Jackson, per un giorno Michael Jackson non fu soltanto il Re del Pop, ma anche il Re di Bucarest.
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TRADUZIONE: mija.jami per Forevermichael
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