Questa lettera la scrissi l'anno scorso alla mia più cara amica. E' contenuta in un quaderno nel quale le scrissi alcune tra le più belle e significative storie del libro Dancing the Dream di Michael. Ve la posto per aiutarvi a capire chi è per me Michael Jackson.
Sai,M....,non parlo così perchè sono di parte,ma perchè sono fermamente convinta che una persona che ha dentro di se un amore così puro per la natura,il mondo,la vita,gli altri,non possa arrivare mai ad oltraggiare la vita nella sua forma più pura,gioiosa e vera quale è l'innocenza di un bambino.
Eppure,mi è ancora così difficile accettare quello che il mondo ha fatto a questa persona solo per la fame di denaro di una squallida sottospecie di padre che non ha esitato a mettere il figlio tredicenne sotto i riflettori e gli occhi del mondo intero,costringendolo a mentire e a tradire un amico,pur fare soldi e distruggere un uomo solo per una specie di vendetta.
Che poi,al di là di ogni sfaccettatura di questa brutta storia,io mi sono sempre chiesta perchè si è stati sin da subito convinti della fondatezza di queste accuse senza uno straccio di prova. Ma,in un Paese civile,la tutela della vittima merita maggiori garanzie della tutela della dignità di un indiziato? In un Paese civile non si è forse innocenti fino a che non venga provata la colpevolezza?
E se questi principi valgono sempre e in ogni caso,almeno secondo me,sarebbero dovuti valere a maggior ragione in questo caso,perchè la fama mondiale di quest'uomo avrebbe dovuto quantomeno instillare nelle autorità il dubbio di trovarsi di fronte ad un tentativo di estorsione. E invece quest'ipotesi non è stata proprio pesa in considerazione e il mondo intero è stato subito lì pronto a puntare il dito,a condannare senza neanche giudicare,chi,fino al giorno prima. aveva osannato e idolatrato.
Come siamo strani noi essere umani!
Hai mai sentito parlare male di un morto?
"La morte ci rende tutti angeli e ci mette le ali dove avevamo spalle lisce come artigli di corvo",diceva Jim Morrison.
Sono così arrabbiata.
Arrabbiata con quel ragazzo. No,non con il tredicenne succube del padre-quello è stato perdonato sin da subito persino da chi veniva accusato- ma con il diciottenne,il ventenne,l'uomo in cui si è trasformato il tredicenne che,invece di dire la verità appena ne ha avuto l'occasione,ha aspettato che il suo vecchio amico morisse prima di dire al mondo intero che non c'era mai stata nessuna violenza e chiedere scusa.
Arrabbiata con quella brutta copia di uomo che ha dato inizio alla fine.Così arrabbiata che,non giudicarmi,ma pensai che giustizia era stata fatta quando seppi che si era sparato per paura di essere ammazzato da un fan squilibrato (senza sapere che,chi segue un messaggio d'amore non può portare morte e distruzione) e che,per lo stesso motivo,già anni prima si era sottoposto alla chirurgia plastica per cambiare i connotati.
E arrabbiata con il destino beffardo che non ha permesso che lui potesse salire su quel palco almeno un'ultima volta e regalarci quell'ultimo sogno per il quale aveva lavorato tanti mesi.
M.,ho visto le prove,le coreografie,i video che sarebbero stati trasmessi,i costumi...MAGNIFICO!
Sarebbe stato un ritorno e un addio alle scene sbalorditivo,megagalattico,qualcosa che,come al solito, avrebbe ridisegnato il concetto di show dal vivo.
Scusa se ho fatto tutto questo sproloquio,ma quando parlo di lui non riesco a trattenere le emozioni.
Lo conosco da quando avevo due anni o poco più. Praticamente tutta la mia vita è stata accompagnata dalla sua musica,dalla sua danza,dalla sua arte,dalla sua poesia....dalla sua magia.E il pensiero che non c'è più mi rattrista tanto. Così come mi rattrista pensare a tutte le emozioni che avrebbe potuto regalarci negli ultimi 15 anni della sua vita e che la forza degli eventi non ha permesso,o a tutte le altre che avrebbe potuto ancora regalarci dopo il suo ritorno e che l'ennesimo medico ciarlatano e incapace ci ha rubato.
La seconda parte domani perchè altrimenti diventa troppo lunga da leggere....
Sai,M....,non parlo così perchè sono di parte,ma perchè sono fermamente convinta che una persona che ha dentro di se un amore così puro per la natura,il mondo,la vita,gli altri,non possa arrivare mai ad oltraggiare la vita nella sua forma più pura,gioiosa e vera quale è l'innocenza di un bambino.
Eppure,mi è ancora così difficile accettare quello che il mondo ha fatto a questa persona solo per la fame di denaro di una squallida sottospecie di padre che non ha esitato a mettere il figlio tredicenne sotto i riflettori e gli occhi del mondo intero,costringendolo a mentire e a tradire un amico,pur fare soldi e distruggere un uomo solo per una specie di vendetta.
Che poi,al di là di ogni sfaccettatura di questa brutta storia,io mi sono sempre chiesta perchè si è stati sin da subito convinti della fondatezza di queste accuse senza uno straccio di prova. Ma,in un Paese civile,la tutela della vittima merita maggiori garanzie della tutela della dignità di un indiziato? In un Paese civile non si è forse innocenti fino a che non venga provata la colpevolezza?
E se questi principi valgono sempre e in ogni caso,almeno secondo me,sarebbero dovuti valere a maggior ragione in questo caso,perchè la fama mondiale di quest'uomo avrebbe dovuto quantomeno instillare nelle autorità il dubbio di trovarsi di fronte ad un tentativo di estorsione. E invece quest'ipotesi non è stata proprio pesa in considerazione e il mondo intero è stato subito lì pronto a puntare il dito,a condannare senza neanche giudicare,chi,fino al giorno prima. aveva osannato e idolatrato.
Come siamo strani noi essere umani!
Hai mai sentito parlare male di un morto?
"La morte ci rende tutti angeli e ci mette le ali dove avevamo spalle lisce come artigli di corvo",diceva Jim Morrison.
Sono così arrabbiata.
Arrabbiata con quel ragazzo. No,non con il tredicenne succube del padre-quello è stato perdonato sin da subito persino da chi veniva accusato- ma con il diciottenne,il ventenne,l'uomo in cui si è trasformato il tredicenne che,invece di dire la verità appena ne ha avuto l'occasione,ha aspettato che il suo vecchio amico morisse prima di dire al mondo intero che non c'era mai stata nessuna violenza e chiedere scusa.
Arrabbiata con quella brutta copia di uomo che ha dato inizio alla fine.Così arrabbiata che,non giudicarmi,ma pensai che giustizia era stata fatta quando seppi che si era sparato per paura di essere ammazzato da un fan squilibrato (senza sapere che,chi segue un messaggio d'amore non può portare morte e distruzione) e che,per lo stesso motivo,già anni prima si era sottoposto alla chirurgia plastica per cambiare i connotati.
E arrabbiata con il destino beffardo che non ha permesso che lui potesse salire su quel palco almeno un'ultima volta e regalarci quell'ultimo sogno per il quale aveva lavorato tanti mesi.
M.,ho visto le prove,le coreografie,i video che sarebbero stati trasmessi,i costumi...MAGNIFICO!
Sarebbe stato un ritorno e un addio alle scene sbalorditivo,megagalattico,qualcosa che,come al solito, avrebbe ridisegnato il concetto di show dal vivo.
Scusa se ho fatto tutto questo sproloquio,ma quando parlo di lui non riesco a trattenere le emozioni.
Lo conosco da quando avevo due anni o poco più. Praticamente tutta la mia vita è stata accompagnata dalla sua musica,dalla sua danza,dalla sua arte,dalla sua poesia....dalla sua magia.E il pensiero che non c'è più mi rattrista tanto. Così come mi rattrista pensare a tutte le emozioni che avrebbe potuto regalarci negli ultimi 15 anni della sua vita e che la forza degli eventi non ha permesso,o a tutte le altre che avrebbe potuto ancora regalarci dopo il suo ritorno e che l'ennesimo medico ciarlatano e incapace ci ha rubato.
La seconda parte domani perchè altrimenti diventa troppo lunga da leggere....
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