Le e-mail nel contenzioso sull’assicurazione di Jackson mostrano che i dirigenti di AEG sapevano delle preoccupazioni relative alla stabilità della pop star.
La scena di Michael Jackson nella suite dell’albergo di Londra lasciò Randy Phillips in preda al panico. Phillips era uno dei promotori musicali più potenti del mondo e avvezzo al caos dell’ambiente rock,tuttavia le condizioni della star lo lasciarono senza parole.
"MJ è chiuso nella sua stanza ubriaco e scoraggiato” scrisse Phillips in una e-mail al suo capo dell’Anschutz Entertainment Group, la società di Los Angeles che stava puntando una fortuna sul cantante. "Sto provando a fargli smaltire la sbornia”
Dall'altra parte dell'Atlantico, dove era ancora mattina presto, il presidente di AEG, Tim Leiweke, lesse il messaggio sul suo BlackBerry e rispose immediatamente:"Stai scherzando?"
"Mi ha urlato contro così forte da far tremare le pareti”, scrisse Phillips “E' in un casino emotivo paralizzante,pieno di dubbi e di disgusto verso se stesso ora che è giunto il momento dello spettacolo."
Una cache di e-mail riservate di AEG ottenute dal Times offre un quadro più oscuro del rapporto tra l’idolo afflitto da disgrazia e l’abbottonata società che aveva scommesso sui suoi talenti irregolari.
Le 250 pagine di messaggi illuminano sulla misura in cui i dirigenti erano a conoscenza dei dubbi sulla stabilità di Jackson mentre loro preparavano la serie dei suoi 50 concerti a Londra nella loro arena.
Le e-mail avranno probabilmente un ruolo centrale in due procedimenti per cui è predisposto un processo il prossimo anno.
Gli assicuratori dello spettacolo stanno chiedendo ad un giudice di annullare una polizza del valore di 17,5 milioni di dollari che loro affermano sia stata ottenuta da A&G sulla base di false dichiarazioni sulla salute di Jackson e il suo essere pronto per esibirsi.
Gli eredi di Jackson stanno insistendo sulla causa per danno da morte che accusa AEG di aver fatto pressioni sulla pop star perché procedesse con il suo ritorno sulle scene nonostante le indicazioni sul fatto che lui era troppo debole.
Gli avvocati di AEG, che hanno negato ogni illecito, hanno detto che la maggior parte della corrispondenza è stato fornita come discovery nel contenzioso in corso. Hanno detto che i messaggi esaminati dal Times erano incompleti e hanno filtrato il ritratto della società in una luce negativa. Gli avvocati si sono rifiutati di fornire ulteriori e-mail che loro hanno detto darebbero un quadro più completo, citando la misura cautelare imposta dal giudice nel contenzioso civile.
"Se sei nel business di arti creative, stai per essere coinvolto con individui che hanno molti problemi", ha detto l’avvocato di AEG Marvin Putnam. "Michael Jackson era un adulto e... è sprezzante dire che non era in grado di prendersi cura dei propri affari."
Michael Jackson era una grande star, ma aveva anche una scia di investitori scottati e spettacoli annullati che incombevano quando AEG cominciò a contemplare un accordo con lui, nell'autunno del 2008.
Ancor prima di incontrare Jackson, i dirigenti ai massimi livelli di AEG, tra cui il miliardario fondatore Phil Anschutz, stavano cercando un’ assicurazione per proteggere i profitti della compagnia nel caso in cui gli spettacoli fossero saltati, secondo le e-mail.
Anschutz invitò Jackson ad un incontro in una villa di Las Vegas nel settembre 2008.
Paul Gongaware, un dirigente di AEG Live che conosceva Jackson, inviò per e-mail ai suoi colleghi un memorandum strategico.
“Indossate abiti casual”,disse loro, "perché MJ è diffidente nei confronti delle persone in giacca e cravatta e aspettatevi di parlare "fluff" (modo di conversare con scioltezza, tranquillità del più e del meno, ndt) con Mikey".
La società stava per proporre un tour mondiale che avrebbe reso alla star a corto di liquidi un utile netto di 132 milioni di dollari, secondo il memorandum. "Questo non è un numero che a MJ piacerà ascoltare. Lui pensa di valere molto più di questo," avvertì Gongaware. “Parlate in termini di entrate lorde” suggerì.
Il cantante e AEG firmarono un accordo nel gennaio 2009. Secondo il contratto, AEG accettò di finanziare una serie di concerti a Londra nella sua Arena O2 e Jackson promise "una performance di prima classe." Se lui si fosse tirato indietro,A&G avrebbe preso il controllo della società del cantante piena di debiti e utilizzato le entrate dai suoi cataloghi musicali per recuperare il suo denaro.
C’erano scettici dentro e fuori l'azienda. Dan Beckerman, direttore operativo di AEG, inviò a Phillips, il direttore generale della divisione dei concerti di AEG Live, un link di YouTube di una traballante apparizione di Jackson a MTV nel 2001 e chiese: "Ce la farà?"
“Con tempo e prove” rispose Phillips.
Pressato da un altro promoter sulla capacità di Jackson di portare a termine il suo impegno, Phillips rilanciò secco in una e-mail, "Deve o l’attende il disastro finanziario ".
Il contratto richiese una visita medica come parte dello sforzo di AEG di ottenere l'assicurazione per l’annullamento, e nove giorni dopo che Jackson firmò, un medico di New York andò a casa della star a Holmby Hills. Il dottor David Slavit concluse che Jackson era in "ottime condizioni", una valutazione che AEG avrebbe reclamizzato nei mesi seguenti come prova che la loro star era in buona salute.
Non è chiaro quanto sia stata approfondita quella visita. Slavit, un otorinolaringoiatra che aveva elencato fra le sue specialità la "cura della voce professionale", scrisse ampiamente sulle corde vocali di Jackson nella sua relazione, che AEG ha detto di aver consegnato al suo broker assicurativo. Ma il dottor Slavit non disse nulla sui ben documentati problemi di abuso di sostanze di Jackson.
Il cantante aveva abbandonato almeno un tour per trattamento farmacologico, ma Slavit scrisse che le passate cancellazioni erano "connesse a disidratazione e stanchezza."
Alla domanda sul questionario nella relazione se fosse "mai stato curato per o avesse mai avuto alcuna indicazione di uso eccessivo di alcool o droghe Jackson cerchiò "no".
AEG programmò di annunciare il ritorno di Jackson a marzo con una conferenza stampa a Londra. Ma come la data si avvicinava, Jackson perse di vista l’obiettivo. All'interno di AEG, cresceva la paura.
"Ci siamo accollati tutti i rischi," Gongaware scrisse a Phillips. "Facciamo sapere a Mikey semplicemente cosa gli costerà questo in termini di soldi ... Non possiamo essere costretti a fermare tutto questo, cosa che MJ cercherà di fare perché è pigro e cambia idea continuamente per soddisfare i suoi bisogni immediati.
"E’ incastrato. Non ha scelta... ha firmato un contratto", scrisse Gongaware.
Pubblicamente, AEG proiettava fiducia. "L'uomo è molto equilibrato, molto concentrato, molto sano", garantì Leiweke in un simposio dell’industria musicale il giorno prima della conferenza stampa.
Jackson fece la conferenza a Londra, ma stando alle e-mail che Phillips inviò a Leiweke, la star era ubriaca e si rifiutava di lasciare la sua suite. Alla fine, le e-mail mostrano che dovettero vestirlo Phillips e il manager di Jackson.
"E’ spaventato a morte", scrisse Phillips a Leiweke.
In un'intervista, l'avvocato di AEG Putnam ha suggerito che Phillips aveva esagerato nelle sue e-mail e ha detto che il comportamento di Jackson sembrava essere un caso di "nervi".
Jackson arrivò 90 minuti in ritardo alla conferenza stampa e i suoi brevi commenti impressionarono alcuni dei 350 giornalisti lì raccolti come sconnessi e strani. Tuttavia, l'entusiasmo dei fan era innegabile: la richiesta per i 10 concerti programmati all’inizio mandò in tilt i server di Ticketmaster.
Due mesi dopo, Jackson e AEG ottennero l'assicurazione dalla Lloyd's di Londra, secondo la polizza contenuta nei casellari giudiziari. Per le prove a Los Angeles, copriva solamente incidenti. La polizza si sarebbe estesa fino ad includere una copertura per malattia o morte quando Jackson sarebbe arrivato a Londra e sarebbe stato esaminato da medici della Lloyd’s in loco.
I funzionari di AEG ebbero il primo incontro con il dottor Conrad Murray durante le prove di maggio.
Nel processo dello scorso anno conclusosi con la condanna di Murray per omicidio colposo, testimoni hanno testimoniato che Jackson insistette perché AEG assumesse il dottore come suo medico personale per i concerti di Londra a 150.000 dollari al mese.
Murray, che era profondamente indebitato e rischiava di perdere la casa, somministrava a Jackson dosi notturne di Propofol, un potente anestetico chirurgico, per la sua insonnia cronica, stando a quanto dichiarato da lui stesso alla polizia.
In un'intervista, gli avvocati di AEG hanno fatto notare che nessuna delle e-mail fa riferimento al propofol e hanno detto che nessuno in azienda era a conoscenza dell'uso che ne faceva Murray.
Jackson è morto prima di firmare il contratto di Murray, e il medico non è mai stato pagato da AEG.
Quelli che provavano con Jackson cominciarono a lanciare allarmi a metà giugno, secondo le e-mail, un mese prima del suo debutto previsto a Londra. Si lamentavano che saltava le prove, era lento nelle routine e avrebbe dovuto cantare in playback alcune delle sue esibizioni simbolo.
"MJ non è ancora abbastanza in forma per cantare questa roba dal vivo e ballare allo stesso tempo," il direttore musicale dello show informò i supervisori in una e-mail.
Jackson saltò un’altra settimana di prove e quando alla fine si presentò,il 19 giugno,era troppo debole per esibirsi.
Le e-mail esaminate dal Times mostrano un allarme sullo stato mentale di Jackson di gran lunga maggiore di quanto sia emerso in passato.
"Era fuori di testa", ha scritto il direttore di produzione. "Il dubbio è dilagante."
"Abbiamo un reale problema qui," Phillips scrisse a Leiweke.
Il regista dello show, Kenny Ortega, disse a Phillips che la loro star non era pronta per tornare sulle scene e richiese un intervento psichiatrico: "Ci sono forti segnali di comportamento paranoico, ansia e disturbo ossessivo. Io penso che la cosa migliore che possiamo fare è portar dentro uno psichiatra di alto livello per valutarlo il più presto possibile.
"E’ come se ci fossero due persone. Una (nel profondo) sta cercando di resistere per ciò che è stato e ancora può essere e non vuole che noi lo abbandoniamo, l'altra è in questo stato turbato e indebolito", scrisse Ortega, che conosceva Jackson da 20 anni. "Credo che abbiamo bisogno di una guida professionale in questa faccenda."
Phillips si oppose alla richiesta di un immediato intervento psichiatrico. "E’ fondamentale che né tu, io o chiunque altro intorno a questo spettacolo si improvvisi psichiatra o dottore" scrisse Phillips.
Phillips aggiunse che Murray “verso il quale sto guadagnando un immenso rispetto da quando ho più a che fare con lui|" era sicuro che il cantante fosse pronto.
"Questo dottore è estremamente efficace (noi prestiamo attenzione a tutti)e non ha bisogno di questo concerto perciò è del tutto imparziale e etico ", scrisse Phillips.
Quel giorno in una riunione, Jackson promise di migliorare, e Murray disse che lo avrebbe aiutato. A detta di tutti, i successivi due giorni di prove - l'ultimo della vita di Jackson - furono magnifici.
Nella recente intervista, l'avvocato di AEG ha detto che la società rispose in modo responsabile alle preoccupazioni sollevate da Ortega e altri monitorando le prove e consultandosi con Jackson ed il suo medico.
"Michael e il medico sottolinearono che lui era OK. Avevano tutto sotto controllo", ha detto Putnam.
Numerosi messaggi di posta elettronica mostrano che, allo stesso tempo, la Lloyd’s di Londra premeva AEG per programmare un esame medico completo per Jackson. La compagnia di assicurazione doveva essere convinta che il cantante fosse in buona salute prima di ampliare la polizza per includere la malattia e la morte, coperture cruciali visti i rapporti che venivano dalle prove.
Quell’esame di 4 ore della Lloyd ‘s di Londra avrebbe incluso tre medici, il monitoraggio cardiaco e le analisi del sangue. Il broker assicurativo di AEG cercò di convincere la Lloyd’s a lasciar perdere la visita medica, secondo le discussioni e-mail da parte dei funzionari di AEG. AEG suggerì che Murray poteva fornire una descrizione orale della recente storia medica di Jackson, invece. La Lloyd’s rifiutò.
Fin da quando aveva concesso la polizza a maggio, la Lloyd’s aveva richiesto ulteriori informazioni da AEG - cartelle cliniche, dettagli sul programma giornaliero di allenamento di Jackson e le risposte alle notizie della stampa sulla sua salute."Sempre senza risposta," un assicuratore della Lloyd’s ha scritto.
La Lloyd’s insisteva anche per le cartelle cliniche retrodatate di 5 anni. La compagnia di assicurazione scrisse che voleva un resoconto approfondito di tutte le visite mediche, le visite in ospedale e le procedure di medicina estetica dal 2003.
All'interno di AEG, si stabilì che Murray fosse la migliore speranza per ottenere le cartelle cliniche, e nell'ultima settimana di vita di Jackson, i funzionari gli spedirono almeno 10 e-mail per ricordargli di raccoglierle.
Murray rispose all’ultima delle richieste il 25 giugno nella camera da letto buia di Jackson, stando alle e-mail presentate al processo penale del medico. Murray scrisse di averne parlato a Jackson e "l'autorizzazione è stata negata."
Meno di un'ora dopo, Jackson smise di respirare, secondo la linea temporale che Murray ha dato alla polizia.
Una settimana dopo, AEG presentò un ricorso per l’intera polizza assicurativa del valore di 17,5 milioni di dollari e disse pubblicamente di averci rimesso più di 35 milioni.
Ma nel giro di pochissimo,divenne chiaro che la morte di Jackson, per quanto terribile per coloro che lo hanno amato,era una benedizione commerciale per i suoi eredi e per A&G.
Il documentario celebrativo "This Is It", che A&G ha co-prodotto, da solo ha incassato più di 260 milioni di dollari in tutto il mondo.
"La morte di Michael è una tragedia terribile, ma la vita deve andare avanti. AEG guadagnerà una fortuma dalla vendita del merchandising, dai biglietti non rimborsati, dalla mostra itinerante e dal film/dvd," Phillips scrisse ad un collega di lavoro nel mese di agosto, aggiungendo: "Comunque vorrei che fosse qui! "
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Traduzione: mija.jami per forevermichael
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